domenica 29 dicembre 2019

Singmud Freud

La tradizione è una scusa per le menti pigre che si rifiutano di adattarsi al cambiamento. S. Freud

giovedì 26 dicembre 2019

Santa Tecla

Giornata di sole per Santo Stefano

domenica 22 dicembre 2019

L'Amore di Natale

Ravviva il fuoco prima che si spegne! Mena, riprendeva la figlia che si attardava alla finestra vicino la strada. Nuccia quasi non la sentì, stava accendendo le candele sul davanzale della finestra, visto che cominciava a fare buio, per fare luce a chi si recava in chiesa per la novena di Natale, ma si attardava perché aspettava che passasse Turi, il figlio del pastore: lo incontrava quando andava in campagna per raccogliere la borragine per la cena, e a furia di sguardi e di sorrisi si erano innamorati. Mena, con sguardo e voce seria la chiamò altre due volte, così Nuccia si staccò dalla finestra e si avvicinò al camino per prendersi cura del fuoco. Faceva freddo a Fornazzo, e l’Etna che sovrastava il piccolo borgo era completamente innevata, tanto, quasi, da rischiarare le povere case del paese! Nelle viuzze, qua e là, la gente aveva messo vicino alla porta una fascina di legna: la notte di Natale sarebbe servita per accendere il ceppo davanti alla chiesa. Nuccia continuava pensierosa a guardare dalla finestra, cercando di non farsi scoprire dalla madre. Tre giorni prima suo padre, Puddu, era tornato dal lavoro contento, annunciando che Mario insieme al padre, il fabbro del paese, avevano chiesto in moglie Nuccia e il giorno di Natale sarebbero venuti al pranzo. Per Nuccia una coltellata al cuore, per la madre la fine di un incubo: si sposerà? Così le acrobazie per comunicare con Turi, era riuscita a vederlo, solo un attimo, mentre ammucchiava la neve dietro il vicolo. Tranquilla, aveva detto Turi, ti farò sapere e la notte di Natale quando andrai alla messa scapperemo.
Mentre era soprapensiero sentì il fischio, Turi si levò il berretto e se lo rimise due volte, proprio come pattuito: aveva organizzato tutto, sarebbero scappati. Sospirò, non ne era contenta, ma sapeva che mai sarebbe riuscita a convincere il padre, men che meno la madre. Così, tribolante e felice, allo stesso tempo, aspettò il momento stabilito. Di nascosto dalla madre raccolse le poche cose che aveva, le raccolse in un fazzolettone componendo la così detta “truscia”, e la notte di Natale la nascose sotto lo scialle e nel luogo fissato, proprio dove c’erano meno abitazioni e quindi meno candele accese, accelerò il passo, girò l’angolo e subito sentì Turi che la afferrava per il braccio e tirandola cominciava a farla correre. In silenzio filano fino ad arrivare nel luogo dove Turi aveva legato l’asino con il carretto, vi salgono sopra e scappano. Nei pressi della chiesa Mena si rende conto che la figlia non è più con loro né con gli altri che si recano alla messa. Grida, la chiama, impreca…ma non accade nulla.
Il marito decide di cercarla in giro e chiede aiuto agli altri uomini: si dividono, girano per le viuzze, guardano nei cortili, nei pollai, nelle stalle… nulla. Si radunano davanti alla chiesa, sconfitti, uno dice –Puddu, questa è di sicuro una fuitina!- Puddu si imbestialisce, il suo piano per l’indomani era andato in fumo. – Malu Natali – dice, - come lo dico a Mena, mi ammazza! - Si avvicinò Angelo, il pastore e quasi timidamente disse – E’ con Turi, mio figlio, ho cercato di dissuaderlo, ma tutti e due hanno perso la testa. Beata gioventù! – Nuccia e Turi, intanto, abbracciati e felici andavano verso Milo dove il cugino di Turi li aspettava e aveva preparato per loro una stanza. Gli altri, i genitori, il paese, erano ormai lontani dai loro pensieri, erano felici, al resto ci avrebbero pensato dopo. – Ecco Mario, mio cugino. – disse Turi a Nuccia. - Ragazzi, ben arrivati, entrate. Buon Natale! -

giovedì 19 dicembre 2019

Taormina - Natale

STUPENDA

"Oh, my Klaus!" di Kara J. Kells

SEGNALAZIONE
"Oh, my Klaus!" di Kara J. Kells GENERE romantica e natalizia
Brownhill, Wisconsin. Josie Green ha smesso di credere nelle relazioni di coppia e nel sesso sei anni fa, quando il suo primo amore l’ha lasciata perché incinta, durante l’ultimo anno del liceo. Dopo aver avuto a che fare con un bastardo del genere, ha deciso di evitare gli uomini come la peste, tranne suo figlio Matthew. L’unico in grado di portare scompiglio nella sua vita… o almeno, questo è ciò che crede lei. Sfacciato, attraente, irresistibile, affarista e figlio di buona donna… Klaus Harris è appena giunto in città per lavoro e nel frattempo vuole divertirsi per bene, flirtando con più donne possibili. È un uomo libero, cresciuto convinto che bisogna sempre inseguire le opportunità, senza legami fissi. Un peculiare incontro natalizio tra due sconosciuti, un Santa Claus con gli addominali scolpiti e tanto altro faranno incrociare più volte i destini di Josie e Klaus, ma basterà tutto ciò per rivoluzionare le loro vite e innamorarsi contro qualsiasi previsione?
Link Amazon Kindle Unlimited: https://www.amazon.it/Oh-my-Klaus-Kara-Kells-ebook/dp/B082BDPYY5/ Prezzo: 0,99 cents Genere: Commedia romantica (e natalizia).

domenica 15 dicembre 2019

Dal regno delle due Sicilie all'unità d'Italia

La conferenza di sabato 14 dicembre sui Borbone
La pro loco di Fiumefreddo di Sicilia e FSFI-Federazione fra le Società Filateliche Italiane, AFNF-Associazione Filatelico Numismatica Fiumefreddese con l'Amministrazione Comunale di Fiumefreddo hanno organizzato le GIORNATE DELLA FILATELIA che hanno visto una numerosissima partecipazione degli alunni delle scuole del paese.
Qui con Leonardo Alessio presidente della pro loco e Isidoro Barbagallo. La serata del sabato si è conclusa con la conferenza sul tema "Dal Regno delle due Sicilie all'Unità d'Italia" Domenica Giornata dello scambio filatelico.

domenica 8 dicembre 2019

La tua casa è il mio cuore GINEVRA BORGHI THORNE

SEGNALAZIONE
Ginevra Borghi Thorne La tua casa è il mio cuore
Genere: contemporary romance Data uscita: 15 dicembre Pagine cartaceo 192 circa
Trama: Fiorenza Turner è una ballerina molto talentuosa, ma è costretta ad abbandonare il suo sogno. Per mantenersi lavora quindi come hostess e vola in giro per il mondo, facendo una vita sconclusionata. Durante uno dei suoi viaggi, in un hotel di New Delhi, incontra Leo, un ex modello. Tra loro scoppia un’attrazione a cui entrambi non possono resistere. Leo vorrebbe conquistarla a tutti i costi, forse perché non è abituato a donne come lei. Fiorenza, però, non si fa incantare dalla vita agiata dell’uomo e dai regali costosi che le fa e vive quell’attrazione con molti dubbi perché, sullo sfondo, c’è sempre il fantasma del suo ex marito, Matteo, un reporter di guerra che sfida di continuo la morte.

KOROS Hotel Trinacria

Presentazione alle 18 Hotel Trinacria

lunedì 25 novembre 2019

domenica 24 novembre 2019

LO SCIALLE DI GALATEA

Manifestazione acese contro la violenza alle donne presso la sala anticonsiliare di Acireale. Rappresentativo dell'evento, quest'anno, lo scialle perchè è l'elemento che, più di ogni altro, esprime la sicilianità delle donne.
Presenti, oltre al sindaco Stefano Alì, gli assessori di riferimento dei comuni viciniori. Per Acireale Palmina Fraschilla, per Aci Bonaccorsi Graziella Messina, per Aci Catena Emilia Grimaldi, per Valverde Maria Carmela Grammino. Presente il presidente del consiglio comunale Sonia Abotto.
Presente, anche, numerosi componenti del direttivo Università Popolare "G. Cristaldi" assieme al presidente Angelo Pagano.

domenica 17 novembre 2019

Lo Scialle di Galatea

Giornate contro la violenza sulle donne

Carmela Tuccari Gocce/Gouttes

Presso la sala Costarelli di Acireale presentato il nuovo libro di poesie di Carmela Tuccari "GOCCE"
Le poesie di Carmela Tuccari sono un regalo per il lettore perché brevemente ed in modo completo e concreto ci racconta la vita quotidiana, i pensieri, i colori e il passare delle stagioni.

martedì 12 novembre 2019

Hotel Trinacria

Ma quanti buoni ingredienti sono stati usati per rendere unica la serata trascorsa ieri in onore di Hotel Trinacria??? I più buoni, i più profumati, i più invitanti, ingredienti di qualità che hanno dato vita ad una ricetta chiamata Condivisione.
Fra questi la voce calda e fraterna dell'amico Nuccio.. le musiche coinvolgenti del caro Franco Pulvirenti e dei suoi Brothers, Rosario ed Emanuele.....la bravura di Donatella, che con le sue letture ci ha conquistati tutti.... l'eleganza ed il carisma della cara Gabriella Puleo... il sorriso, la solarità di Mariella Di Mauro e la trama affascinante del suo libro.... la simpatia e l'unicità del Professor Angelo Pagano che con simpatia ci ha tenuto tutti sull'attenti.... e poi l'affetto degli amici cari che hanno preso parte all'evento.... i dolci buoni preparati con amore, i brindisi, le rose, i sorrisi, gli abbracci e la voglia di stare bene tutti insieme. GRAZIE❤️GRAZIE❤️GRAZIE❤️

domenica 10 novembre 2019

Adriano Di Gregorio

Festa di Matrimonio Algra Editore
Presentato sabato 9 novembre il nuovo giallo di Adriano Di Gregorio ambientato ad Acireale alla Mondadori book store di Acireale.
link di acquisto: https://www.mondadoristore.it/La-festa-di-matrimonio-Adriano-Di-Gregorio/eai978889341331/#galleria

venerdì 1 novembre 2019

Origine dei Cognomi nel Medioevo

Da sempre gli esseri umani hanno cercato di vivere aggregandosi, anche quando nel Paleolitico erano ancora nomadi, vivevano in gruppi ed insieme combattevano le belve o le cacciavano per sfamarsi. Famosa la frase di Aristotele (IV sec. a. C.) che definiva l’uomo un animale sociale, cioè fatto per vivere con gli altri, formarsi una famiglia, vivere in gruppo e riuscire ad identificarsi dagli altri. Proprio per distinguersi ad un certo momento cominciarono a darsi dei nomi che, inizialmente, presero ispirazione dalla natura: orso, cane, montagna, lupo…e nascono così i primi identificativi. L’identificativo, naturalmente, sarà più semplice se il gruppo a cui si appartiene ha dimensioni più piccole, se la comunità è più estesa gli identificativi devono essere diversificati. I romani, per esempio, quando diventano un grande popolo, hanno un forte bisogno di identificarsi con un nome proprio e con uno attribuito dalla “gens”, il loro clan di appartenenza.
Nell’età Repubblicana aggiunsero un altro identificativo affinché, nel caso di due individui con lo stesso nomen, quando appartenevano anche alla stessa gens, i romani aggiunsero un soprannome, cognomen, che, spesso, faceva riferimento alle caratteristiche fisiche personali e, spesso, anche ad un quarto nome: Publio Cornelio Scipione detto l’Africano. L’attribuzione partiva dal colore della pelle o dei capelli, dal suo vissuto, dal luogo di provenienza, da difetti particolari. Alla caduta dell’impero romano i barbari abbandonarono la struttura del cognome latino, si passò ad un uso di un nome subito comprensibile: Augustus – favorito da buoni auspici. Nel medioevo il nome, in prevalenza, era ispirato ai santi più noti della Tradizione. Dopo il Mille, sempre per l’influenza barbarica, si cominciò ad affiancare al nome di battesimo quello del padre (patronimico) o della madre (matronimico) mettendoli in caso genitivo: Di Marco, Di Grazia, D’Agnese, D’Agostino, Della Vedova. Queste abitudini non erano solo nostre, i britannici aggiungono son – Johnnson; le popolazioni nordiche sen o son – Johassen; gli slavi vic, ig, cic – Ivanic, Petrovic; i russi ov, spesso scritto off, – Stefanov.
Tra il secolo X e XI, l’età Comunale, ebbe la difficoltà di individuare le persone e registrarle. Da qui l’origine di molti nomi, derivati da coloro che sfuggivano dall’essere servi e andavano a vivere in città: i nomi che davano sottolineavano la loro provenienza: Dal Bosco, Del Monte, Costa, Napoli, Valle, Fiorentini; oppure provenivano dal mestiere: Barbieri, Giudici, Abate, Ferraro, Sella; o da una caratteristica personale: Mancino, Rosso, Bianchi; oppure figlio di: Pietro figlio di Leone. All’inizio, quindi, il cognome, non aveva la caratteristica dell’ereditarietà, era semplicemente un modo per differenziarsi dagli altri.
Dal Concilio di Trento i parroci ebbero l’impegno di gestire i registri con i nomi e i cognomi per evitare matrimoni tra consanguinei e quindi dal cognome si poteva attribuire la parentela.
Man mano, naturalmente, il cognome divenne un obbligo e, nel Decennio Napoleonico, assunse le caratteristiche ancora oggi in uso. Infine, un discorso a parte è quello di una categoria di persone che, essendo dei trovatelli, avevano cognomi imposti da responsabili di orfanotrofi o da parroci o suore: Esposito, Esposti, Proietti, Trovato, Ignoto, Innocenti, Diolosà; o con la denominazione dell’Istituto: Casadei, Casadidio, Della Pietà; o con nomi augurali che la carità cristiana riservava ai bimbi abbandonati: Ventura, Venturini, De Deo, Diotallevi, Sperindio, Bonaventura, Benvenuti. Oggi, in Italia, sono circa 13.000 il numero di cognomi presenti, da questi, naturalmente, sono esclusi i cognomi cambiati per errori alla denuncia o per sbagli nella trascrizione anagrafica.