giovedì 27 febbraio 2020

Sebastiano Ardita "Cosa Nostra S.p. A"

“Cosa Nostra S.p.A”, racconto di vita vera del magistrato Ardita
E’ stato presentato a Catania, presso la sede della “ Fondazione La città invisibile” in collaborazione anche con “Antimafia 2000” e il “Movimento Agende Rosse” di Catania, il nuovo libro del Procuratore del Consiglio Superiore della Magistratura, Sebastiano Ardita, dal titolo “Cosa Nostra S.p.A.”. Ha moderato l’evento Alfia Milazzo. Il libro, anche se scritto da un magistrato, che è un addetto ai lavori, non è un comune saggio ma va oltre la semplice descrizione degli eventi, non usa, cioè, parole precise e pesate per non rischiare di non essere sufficientemente chiaro. In quest’ultimo lavoro, Ardita è diventato uno scrittore che, più che descrivere, racconta la vita vera. Toccante, nel testo, il momento in cui riporta un incontro, durante una conferenza in un istituto scolastico, con un giovane che lavorava come puliziere nella scuola. Carmelo – così lo chiama nel libro – gli chiede qualche minuto per parlare con lui e, come un fiume in piena, gli racconta una storia, la sua, figlio di un detenuto per mafia che per tutta la sua esistenza combatte per tirarsi fuori da quel mondo, con un desiderio forte di diventare un carabiniere. Tante le tentazioni, ma lui con fatica ha sempre resistito, anche quando la propria madre viene uccisa dall’uomo, a cui per un periodo si era legata, che non aveva accettato il suo rifiuto. Ma tutto questo impegno non era riuscito a redimerlo e a far si che venisse accettato nell’Arma dei Carabinieri che lui aveva tanto ammirato ed amato. Sebastiano Ardita parla anche di sé, narra chi era il giovane magistrato e come è diventato oggi. Descrive come era la mafia prima e di come si sia trasformata fino ad oggi. Il libro parla del nostro passato criminale e di come si sia modificata la criminalità catanese sostituendo, cioè, la faccia brutta e criminale con un aspetto rassicurante e salottiero. Il tutto in una città, Catania, che da molto tempo, aiutata dall’ apparente tranquillità, è diventata modello sia in Sicilia, che nel resto del Paese. A Catania non si spara più. Ma la mafia, a detta del magistrato Ardita, preferisce stringere “relazioni” con le imprese e la politica, incrociando con essi, ahimè, il proprio fatturato. Mariella Di Mauro

sabato 22 febbraio 2020

La famiglia Hofer SEGNALAZIONE

Cover Reveal
Titolo: La famiglia Hofer Autore: Mr. Rosolino Lunghezza: 226 pagine Data di pubblicazione: 27 aprile 2019 Editore: Sogna e Crea
Sinossi: Micheal vive a Bressanone, in provincia di Bolzano, e cresce sotto l'amore morboso della più ricca famiglia della provincia: gli Hofer. Segregato nella villa con l'unico svago dello studio, Micheal sfoga tutta la sua frustrazione nell'arte spiccando nella musica. Forse è un modo per esprimere se stesso, ma la sua non è una vera e propria crisi che affligge gli individui repressi. Micheal Hofer sembra attendere pazientemente il suo momento, e lo attende dando voce alla sua espressione artistica. Accanto a lui c'è l'inseparabile amica di infanzia, complice, amante Camilla Kofler. Con lei condividerà l'infanzia e l'amore fin quando non riuscirà ad aprire la porta per la libertà. Ma là fuori, quel che troverà, non sarà proprio quello che si aspettava. Mr. Rosolino percorre senza timore le vie oscure dell'amore che merita essere cercato attraverso quei minuziosi dettagli quasi impercettibili dando vita alle tante sfumature dell'amore stesso. L'autore non cerca di sedurre il lettore, ma, forse con un pizzico di superbia, è nel suo intento imbarazzarlo con questo romanzo esplicito che nella mente (e quindi negli occhi dello scrittore) viene visto Micheal Hofer come un pittore davanti alle sue modelle. Mr. Rosolino dedica molto spazio a queste scene di eros puro e lo fa senza timidezza, perché in questo bellissimo libro il sesso va letto come un palliativo al mal d'amore. Non è un caso che Micheal Hofer colga i dettagli delle sue amanti e che senta il bisogno di imprimerli con la tempera su uno dei suoi lavori migliori. Lo spunto profondo e geniale (ne troverete molti altri durante la lettura), sta proprio nel far comporre al personaggio principale il ritratto di una donna dalla bellezza celestiale utilizzando proprio i dettagli (che altro non sono i difetti, se vogliamo) delle donne che il giovane artista amerà. "Agli occhi di tutti, Micheal Hofer, aveva ritratto la Vergine Maria."

sabato 15 febbraio 2020

Carnevale in palestra

- Ci mancava solo la pioggia – pensò Michela. Si era messo a piovere a dirotto, appena si era fermato quel ventaccio che aveva disturbato tutto il primo pomeriggio, le nuvole avevano preso il sopravvento e…giù la pioggia. – Giusto il giovedì grasso – pensò Michela. L’acquazzone non durò molto e così il carnevale di Acireale poté svolgersi tranquillamente per tutti. Tra non molto si sarebbero esibiti per le vie della città gli artisti di strada: acrobati, maghi, giocolieri…tutto per rendere sfavillante quelle giornate di festa e di allegria. Ma il pensiero di Michela oltrepassava questi momenti, pensava alle giornate clou, quando avrebbe potuto muoversi indisturbata tra la folla e in maschera fare quello che voleva. Da oltre un anno frequentava questa palestra, era un impegno ed una distrazione per lei. Le importava molto tenersi a posto con il fisico, era determinata a modellarlo giorno dopo giorno. E così, impegni familiari e di lavoro permettendo, appena poteva era lì in prima linea nei corsi, e quando bastava tempo nella sala pesi per lavorare sui muscoli. Era bella Michela, alta, magra, occhi grandi e accattivanti. Non era acese ma aveva cominciato ad amare la città quasi come se ci fosse nata. Proveniva da un paese della provincia di Catania ma lontano dal centro e dalle menti più libere e così, frequentando l’università di Catania, decise che doveva rimanerci in questa zona, dove non avvertiva l’oppressione del paese, degli altri, dei benpensanti, della madre che “non farlo perché se lo sa tuo padre… nooo, che figura fa tuo padre!”. In prossimità della laurea, durante una giornata passata nella casa al mare della sua amica a Santa Tecla, conobbe Davide, giovane imprenditore che lavorava nell’azienda di famiglia, anche lui ospite della casa. Era logico che si mettesse a corteggiarla, lei si faceva guardare e a Michela non dispiacque. Cominciarono a vedersi il più delle volte a Catania anche se lui era acese. Poi Michela si laureò e subito dopo si rese conto di essere incinta. La cosa la terrorizzò fino all’inverosimile, era stata così presa dallo studio che aveva considerato quella relazione come uno svago che adesso si era fatto terribilmente serio e tragico. Davide fu sorpreso ma non si tirò indietro – possiamo sempre sposarci, in fondo abbiamo l’età giusta per poterlo fare, siamo giovani ma non ragazzini!- Ma non c’era entusiasmo nelle sue parole, sembrava più una resa, Michela aveva pensato diversamente il futuro ma il gioco le era sfuggito di mano. Fu difficile comunicarlo ai suoi ma davanti al matrimonio essi parvero calmarsi – Sposatevi in fretta prima che si sparga la voce in paese, tuo padre non ci farebbe una bella figura.- Non era lei l’interessata, ma suo padre. Andarono a vivere ad Acireale in una bella casa, cominciò a cercare lavoro, a crescere suo figlio Alberto, a cercare degli amici: suo marito lavorava e rimaneva spesso da sola, e anche quando c’era non era una grande compagnia. Negli anni la sua vita non andava proprio bene. La palestra a poco a poco fu il suo rifugio e da quando aveva iniziato a frequentare quest’ultima si trovava proprio bene. Cercava fin che poteva di partecipare a tutte le iniziative e così si sentiva più confortata. Cominciò a farsi delle amiche e anche degli amici, Leonardo, in particolare, si avvicinò parecchio a lei. Capitava che prendessero un caffè o una tisana e che si fermassero a chiacchierare dopo la sala. Michela non se ne rendeva conto ma il suo cuore gelido si stava inesorabilmente sciogliendo. Leonardo aveva quarant’anni e da oltre dieci era titolare di alcuni negozi in franchising, l’attività procedeva bene e riusciva a ritagliarsi degli spazi per la palestra. Fu proprio lui a organizzare il gruppo in maschera per carnevale. I più interessati si riunirono più volte per discutere e scegliere il tema e approvare i soggetti che man mano venivano proposti. Si discuteva, tra l’altro, per le scelte fatte dalla fondazione del carnevale insieme al sindaco di non far girare i carri, e di utilizzare quelli dell’anno prima visto che il maltempo insistente non aveva permesso loro di eseguire le loro esibizioni.
Le polemiche erano tante e aspre, agli acesi non piaceva questa scelta, non era mai accaduto che si mostrassero gli stessi carri dell’anno precedente, mai! E le macchine infiorate? Per quest’anno non ci sarebbero state. Un nuovo progetto li avrebbe viste esibirsi il 23, 24 e 25 Aprile: i carri per la festa della liberazione! Ma le critiche del gruppo e della città tutta non bastarono a fare cambiare rotta e la macchina organizzativa partì. Leonardo, Michela e il gruppo tutto erano pronti e il progetto venne attuato. Si sarebbero chiamati “Carnevale in palestra” e il tema scelto fu “Animali e personaggi del circo”. Gli incontri per la realizzazione dei costumi avvicinò ancora di più Michela e Leonardo e una sera mentre lui l’accompagnò alla macchina a lei caddero le chiavi si abbassarono contemporaneamente a prenderle, così vicini, lui la baciò e a lei mancò il terreno sotto i piedi, sembrava che dovesse perdere i sensi. Andò via verso casa che si sentiva il sangue alla testa era stordita ma era già tardi e arrivata a casa si mise subito ai fornelli chiudendo dentro di sé i suoi sentimenti e le sensazioni. La mattina appena sveglia gli si presentò davanti agli occhi quel bacio e un brivido le percorse la schiena. Sapeva che lui non si sarebbe più fermato e…neppure lei. Arrivò, alla fine, la giornata dell’esordio, tutti erano entusiasti. I vestiti erano ben riusciti. C’era il domatore di leoni con i leoni al seguito, l’incantatore di serpenti con i serpenti, gli elefanti con due domatori, gli acrobati, i lanciatori di coltelli, e poi tanti tanti pagliacci che giravano in tondo suonavano trombe, tamburi, giocavano con il pubblico. Leonardo e Michela erano proprio due pagliacci. – Muoviti più che puoi. Non stare mai nello stesso posto – disse Leonardo a Michela – cosicché nessuno possa dire dove ti trovavi. Al secondo giro, all’altezza dell’ex bar Castorina, al corso Savoia, al mio segnale comincia a correre verso di me ma non accanto, andremo insieme a casa di mia sorella a pochi metri da lì, lei è in viaggio. Sarà il nostro momento, finalmente!- Scoppiava il cuore di lei, batteva più forte di un cavallo lanciato al galoppo, ma non indietreggiò, la sua vita arida avrebbe avuto un senso, avrebbe sentito l’adrenalina: lo stesso batticuore che stava vivendo era passione. Era felice Michela, si spostava da un punto all’altro del rettangolo a loro attribuito, rideva, scherzava: però non fingeva, era davvero felice, pensava solo a questo. Quando già il sole era calato da un pezzo arrivarono al punto stabilito. Leonardo le passò accanto toccandole la spalla lei si girò e capì. - E’ ora, sono pronta – pensò. Si girò e dritta cominciò a seguire a distanza il suo amore. Poi cominciò a correre a perdifiato. – Finalmente – pensò – sto facendo una pazzia per amore -. dopo pochi secondi imboccò il portone dove era entrato Leonardo senza esitazione vi entrò e lì sparì. L’amore era lì che l’aspettava.

sabato 8 febbraio 2020

Jill Barnett " L’eroe di Eleanor "

SEGNALAZIONE
L’eroe di Eleanor (titolo originale: Eleanor’s hero) Autore: Jill Barnett Traduttore: Isabella Nanni Editore: Babelcube Genere: Romance storico Prezzo ebook: € 2,99 salvo promozioni degli store
Un classico racconto natalizio ambientato a New York a fine 1800. Alla morte di suo nonno, la 40enne Eleanor Austen è costretta a trasferirsi in un appartamento all’ultimo piano dell’edificio che avevano affittato a una palestra rumorosa di proprietà di un rinomato pugile irlandese, il 32enne Conn Donnoughue. Durante un mese di dicembre innevato e magico, due cuori solitari potrebbero scoprire di avere in comune molto più di quanto pensavano… Dall’autrice Jill Barnett, più volte in vetta alle classifiche del New York Times e già pubblicata in precedenza da Mondadori, ecco un racconto incantevole ancora inedito in Italia. Estratto Elearnor rimase in piedi con la schiena appoggiata contro il freddo edificio di mattoni umidi. Respirava a fatica, aveva un attacco di panico. Che vecchia sciocca che era. Non era una ragazzina frivola, di quelle che si agitavano alla sola vista di un uomo. Era una donna. E non era nemmeno giovane. Aveva quarant’anni. Irritata con se stessa per aver reagito in quel modo, buttò fuori l’aria di getto. Aveva la gola secca al punto di farle male, e le era rimasto in bocca quel sapore sgradevole del fumo di sigaro.
Biografia autore Definita “la maestra dei romanzi dell’amore e della risata”, Jill Barnett è un’autrice di fama internazionale con oltre 8 milioni di copie cartacee vendute ed è stata spesso al vertice delle classifiche dei best seller del New York Times, USA Today, The Washington Post, e Publishers Weekly. Con l’avvento dell’era digitale Jill Barnett è stata numero 1 con i suoi 18 libri nella classifica dei titoli a pagamento più venduti su Amazon e ha venduto oltre un milione di copie digitali. In Italia alcuni suoi libri sono stati pubblicati da Mondadori.

sabato 1 febbraio 2020

TORMENT di Aura Conte e Connie Furnari

Torment
di Aura Conte e Connie Furnari Data pubblicazione: 30 Gennaio 2020 Link: https://www.amazon.it/dp/B084BT28FB/ (Disponibile su Amazon Kindle Unlimited) Prezzo: 0,99 cents Genere: Romantic Suspense/Romance/New Adult. Romanzo autoconclusivo in volume unico. Trama: Shane e Corey sono sempre stati rivali in tutto. Il fatto che siano fratelli e che appartengano a una delle famiglie più ricche di Boston ha sempre aggravato la situazione. Shane è sempre stato visto come il figlio ribelle, Corey come il bravo ragazzo. La loro sfida raggiunge il culmine quanto entrambi notano Lily, dolce ed enigmatica. La lotta si farà dura per conquistarla, con una scommessa su chi dei due riuscirà a farla innamorare. Ma le cose non andranno come previsto, perché non c’è nulla di più imprevedibile dell’amore. Un Romance New Adult intriso di sentimenti, che parla solo d’amore e di passione, seguendo il punto di vista alternato dei due protagonisti, la timida Lily e il ribelle Shane.
Stralcio: "Shane" Non so come districarmi e invento qualcosa, su due piedi. «Volevo soltanto sapere se hai un ragazzo.» «Sì» la sua risposta mi uccide. So che sta parlando di mio fratello. «Ti riferisci a Corey?» rido. «Direi proprio di sì» lei mi sfida, ha capito che ci sto provando. Sa che siamo fratelli, lui le ha parlato di me. «Non sarà il tuo ragazzo per molto» la mia faccia tosta non ha limiti. «Ma come ti permetti?!» Lily alza la voce e mi osserva con rancore. Per fortuna non sa della scommessa, altrimenti non so come reagirebbe. «Vuoi che te lo provi?» le sorrido, in modo languido. Prima che lei possa fare qualcosa per impedirlo, la afferro per le spalle e la tiro a me, con forza. Il suo corpo è morbido, profumato. Anche se sudato dalla corsa. Quel misto di odori mi lascia senza fiato e per un breve attimo mi perdo. Le afferro il volto e poggio la mia bocca sulla sua, mordendola. Il mio bacio è lungo e lei cerca di reagire, ma non può. Non riesce a staccarsi da me. La tengo incollata al mio corpo, alle mie labbra, come se fosse una cosa mia, e lei lo sente. Quando ci stacchiamo, Lily ha le guance rosse e non sa cosa dire. «Sei un bastardo!» il suo schiaffo arriva sulla mia mascella, come mi ero aspettato, ma io ho avuto ciò che volevo. Corre via e la osservo scappare lontano da me. Non sa che oramai mi appartiene e che l’ho già conquistata.