mercoledì 30 ottobre 2019

Silvia Devitofrancesco

Segnalazione Occasione inaspettata
Pubblicazione indipendente
DATA DI USCITA: 5 novembre 2019 Commedia romantica PAGINE: 254 PREZZO: 1.99 euro versione ebook / 12 euro versione cartacea / aderente a Kindle Unlimited
SINOSSI: Jason è un gigolò affermato dall’aspetto seducente corredato da un naturale savoir faire. Hellen, ex personal shopper ora semplice shop assistant in un negozio di abbigliamento low cost, ha smesso di credere nell’amore ed è convinta che il suo destino sarà quello di restare sola. Un incidente di percorso avvenuto durante il matrimonio di Alice, cugina di secondo grado della donna, li fCITAZIONE: "La vita è costellata di occasioni: alcune le invochiamo disperatamente per poter cambiare in meglio o ricevere il successo che bramiamo, poi esistono altre occasioni – quelle inaspettate – che bussano alla nostra porta per sconvolgere totalmente il nostro essere. Sta a noi coglierle oppure lasciarle andare per sempre." BIOGRAFIA AUTRICE: Silvia Devitofrancesco è nata a Bari nel 1990, dove vive tuttora. Ha conseguito la maturità classica e successivamente la Laurea triennale in Lettere (Curriculum “Editoria e giornalismo”). Dopo aver pubblicato racconti in antologie, approda al romanzo a sfondo storico con Lo specchio del tempo (pubblicato per la prima volta nel 2014 dalla casa editrice Libro Aperto International Publishing e ripubblicato nel 2016 in versione Self Publishing) col quale si classifica prima al contest “Autore possibile 2016” nell’ambito della quindicesima edizione del Festival del Libro Possibile di Polignano a Mare. Nel 2016 pubblica l’opera umoristica Ultimo accesso alle…; firma assieme ad Arianna Berna, Monica Coppola e Loriana Lucciarini il volume solidale 4 petali rossi – frammenti di storie spezzate (Arpeggio Libero Editore) e pubblica la commedia romantica natalizia Un secondo, primo Natale. Nel 2017 omaggia le donne con la raccolta di racconti Essenzialmente donna, pubblica Dietro le apparenze, romanzo di narrativa con elementi gialli, e l’opera natalizia umoristica Buon Natale 2.0. Nel 2018 torna al romanzo natalizio con Un giallista sotto l’albero del quale Occasione inaspettata è spin-off autoconclusivo. CONTATTI AUTRICE: Blog: www.ragazzainrosso.wordpress.com Pagina Facebook autrice: Silvia Devitofrancesco autrice Pagina Facebook blog: Ragazza in rosso blog Twitter: @ragazzainrosso Instagram: Ragazza_in_rosso_blog LINK ACQUISTO: https://amzn.to/31Jtnun ATTRIBUZIONE COVER: ᵃᵗᵗʳᶦᵇᵘᶻᶦᵒⁿᵉ ⱽᵉᶜᵗᵉᵉᶻʸ.ᶜᵒᵐ arà incontrare e da quel momento la vita dei due non sarà più la stessa. C’è solo un “piccolo” problema: Jason è lì per lavoro e non può far cadere la sua maschera. Come conquistare l’apparente schiva Hellen?Tra equivoci, battibecchi e crisi esistenziali, riuscirà Jason a vincere la ritrosia di Hellen? E lei saprà abbandonare i suoi pregiudizi riguardo l’uomo dal quale sembra essere sempre più attratta?

mercoledì 23 ottobre 2019

"Autori in divisa" ad Acireale

Si è conclusa, sabato, 19 ottobre, ad Acireale, la quarta edizione di “Autori in divisa”, manifestazione di due giornate una a Misterbianco ed una, conclusiva, presso l'antisala consiliare di Acireale La manifestazione, nata nel 2015 e nota anche fuori dalla Sicilia, coinvolge autori che scrivono libri e indossano una divisa. Erano presenti cinque autori: Francesco Manna, con “Storie di tutti i giorni” scritto a quattro mani con Agata Sava, Giuseppe Gianluca Granieri, con “Mafia e maledizione”, Vincenzo Tancredi con “In bocca al lupo” e Cristiana Zingarino con “Mediterraneo profondo”. Granieri e Tancredi viceispettori in servizio rispettivamente nella Polaria di Catania e nella Squadra Volante della Questura di Torino. Manna è un assistente capo coordinatore delle Volanti nella Questura di Catania. Stesso grado per Cristiana Zingarino, in servizio nell’Ufficio di gabinetto della Questura etnea. La serata è stata condotta da Agata Sava. Ha intervistato gli autori Gabriella Puleo.

Mettiti la giacca buona

AR store di Angelo e Robin. Serata importante per Mettiti la giacca buona con ospiti di eccezione Angelo Russo e Robin Rapisarda. Un pubblico attento, numeroso e di ottima qualità ha partecipato, più che ad una presentazione, ad una festa, ed ha seguito con piacere Arturo Bizzarro, Gabriella Puleo e le letture appassionate di Carola Colonna. Il buffet di dolci ha poi reso la compagnia più allegra.

mercoledì 9 ottobre 2019

A R store

Domenica 20 ottobre presso A R Store di Angelo e Robin verrà presentato "Mettiti la giacca buona" risultato vincitore al CONCORSO biennale di Nicosia IMPAVIDARTE.

lunedì 7 ottobre 2019

Emilio Casalini

A tu per tu con Emilio Casalini
Emilio Casalini è padovano ma vive a Roma. E’ un giornalista televisivo, conduttore radiofonico e scrittore. Ultimamente molto interessato, oltre al concetto di Bellezza, alla Bellezza della Sicilia sia dal punto di vista storico che paesaggistico. - Emilio, da sempre ha portato avanti un pensiero predominante cioè la narrazione di noi stessi tramite il nostro paese. Coincidono in una parola: identità. Parola di cui si sta abusando molto, recentemente. Perché l’identità è la stratificazione di mille storie, mille tasselli di un mosaico dove le tessere sono tutte diverse l’una dall’altra. E noi siamo figli della nostra terra, perché non la vogliamo raccontare bene? Sarebbe un modo per conoscerla meglio e per conoscere meglio anche noi stessi. Quando poi racconti bene un luogo ci tieni a mantenerlo accogliente, pulito, bello. E quindi la narrazione è una sorta di percorso di autocoscienza collettiva sul valore di ciò che ci circonda e siamo. Per raccontare bisogna conoscere e questo è il primo passo. Prendere consapevolezza del valore il secondo. Goderne i frutti il terzo. - Nel 2014 un ebook “Fondata sulla bellezza” per Sperling e Kupfer, poi nel 2015 su Radio 2 “Bella Davvero” e infine nel 2016 “Rifondata sulla bellezza” per Spino Editore. E’ un viaggio a tappe. E ce ne saranno molte altre spero. Il libro è una sorta di percorso in costante evoluzione che mi accompagna nella mia ricerca, è un libro aperto, vivo. Raccontare è il mio mestiere. Per molti anni, facendo l’inviato della trasmissione di Rai3 “Report” ho cercato di capire perché succedevano alcune cose nel nostro Paese. Oggi cerco di capire perché non siamo capaci di valorizzare la nostra più grande ricchezza che è l’eredità secolare, unica al mondo, di cui siamo circondati. Oltre a capire provo anche a dare delle risposte, delle strade che potremmo percorrere per cambiare. Questa oggi è la mia quotidianità: lavorare al cambiamento dell’Italia affinché diventi una Repubblica fondata sulla bellezza. Ossia sul nostro patrimonio materiale ed immateriale. Di cui forse non siamo abbastanza degni visto come trattiamo la nostra terra.
- Ci parla del suo concetto “Tornare al turismo dei viaggiatori e non solo turisti”? Sono definizioni e quindi vanno prese nel contesto di ogni frase. Non c’è nulla di male ad essere turisti. Ma quando pensiamo ai viaggiatori immaginiamo persone che hanno voglia di fermarsi di più in un luogo, di condividerne la quotidianità. E questo comporta uno scambio importante di denaro ed emozioni. Perché non si tratta di ricevere solo soldi ma persone che ci lasciano piccole parti di sé. Ma per fare questo dobbiamo metterci nei panni di chi arriva, capire quanto poco siamo ancora accoglienti. Non si tratta di dare da mangiare e dormire ma proprio un concetto di ospitalità simile a quello di un amico che ci viene a trovare, quando mettiamo a posto la casa, prepariamo i cibi migliori, lo portiamo a vedere le cose più belle, quelle che abbiamo dentro al cuore. Ma dobbiamo sempre ricordarci che ognuno ha i viaggiatori o i turisti che si merita. Ecco l’accoglienza del futuro avrà un valore solo se intesa in questo modo. E porterà un valore aggiunto anche economico molte volte superiore a quello attuale. Parliamo di occupazione e quindi possibilità di non doversene andare dalla propria terra. Dove un’economia funziona, lì c’è vera democrazia. - E del concetto di Empatia che ha ogni territorio con tutte le cose che contiene? Dopo il turismo classico, il turismo esperienziale dovremmo iniziare a pensare al turismo empatico. L’empatia con chi ci viene a trovare e ci paga per condividere con noi le nostre identità, si deve estendere a ciò che ci circonda. Non è solo un paesaggio ma forma la nostra coscienza; non è solo una strada, ma un luogo dove c’è storia, tradizione, memoria, identità; non è solo un piatto di pasta, ma secoli di stratificazione enogastronomica; non è solo un quadro ma un percorso di secoli nell’arte; non è solo una leggenda, ma parte della nostra memoria. Dobbiamo imparare a riconoscere il valore delle cose. Allora nasce l’empatia. Se non conosci una persona come puoi stabilire una relazione empatica con essa? Ecco, per le cose che ci circondano dovremmo iniziare a fare lo stesso percorso. - Qual è la prospettiva di Polifemo? Polifemo è un personaggio che tutto il mondo conosce. E’ un brand eccezionale che a pensarlo e renderlo conosciuto nel mondo servirebbero miliardi di euro. Invece noi lo abbiamo gratis. E’ un personaggio particolare, controverso. Sicuramente violento e crudele, ma anche poeta e musicista, come ci racconta Vitruvio. La sua storia, prima ancora che con Ulisse, si intreccia con Aci e Galatea, due amanti la cui vicenda entra perfino nei nomi di molti comuni. In quale altro luogo al mondo, non uno ma una comunità di paesi ha nel suo nome una leggenda d’amore? E’ incredibile il potenziale narrativo di tutto questo. Ma, ad oggi, nulla viene raccontato. Nulla. Un esperto di brand americano si suiciderebbe vedendo il potenziale che non sfruttiamo, loro che devono valorizzare il muro a cui si è appoggiato George Washington. Ma attenzione, il brand non è l’identità. Il brand è un simbolo che serve ad attirare l’attenzione. L’identità è la sostanza di cui siamo fatti, molteplice e stratificata. Usiamo il brand per valorizzare l’identità. Spero che prima o poi si riesca ad incominciare.

giovedì 3 ottobre 2019

#Siracusa Sicily

Buona notte dalla piazza di Siracusa

#HotelTrinacria

Hotel Trinacria Acireale, demolito nel 1916 per migliorare il corso centrale della città. A lui si ispira il romanzo Hotel Trinacria.