sabato 28 settembre 2019

#LaCioccolata

Sicuramente, nessuno di noi ricorda quando ha bevuto la prima tazza di cioccolata, ma tutti attribuiamo ad essa una qualità unica, squisita, proibita, e, perché no, esaltante e afrodisiaca. Il cioccolato, che ci fa tanto sognare, è uno degli alimenti più magici: lo desideriamo come un capriccio e lo assaporiamo sempre come un frutto proibito. Certamente è un vegetale, ma, si differenzia da tutti gli altri, per la sua complessa preparazione e le cure necessarie prima che possa arrivare in bocca! La pianta del cacao vegeta spontaneamente nel bacino del Rio delle Amazzoni. Sin dal 1000 A.C., sia i Maya che gli Aztechi, preparavano una bevanda amara e piccante dalle straordinarie qualità energetiche e afrodisiache, aggiungendo ai semi di cacao pestati, il Bombace ed il peperoncino. Il cacao (Teobroma), dopo l’arrivo degli spagnoli, nel XVI secolo, venne diffuso, a poco a poco, in tutto il mondo. Nel 1519, Riccardo Cortez con pochi uomini a cavallo, animale ignoto agli aztechi, conquistò il Messico. Cortez e i suoi uomini ebbe il modo di conoscere la bevanda schiumosa e, rientrando in patria, ne parlò all’imperatore Carlo V, vantandola come la più importante risorsa alimentare del nuovo mondo e lasciando intravedere lucrosi commerci se la Spagna ne avesse mantenuto il monopolio.
Nel 1580, gli spagnoli, decisero di addolcire la bevanda (che bevevano fredda) con lo zucchero, la vaniglia e la cannella. La moda di bere cioccolata calda si diffonderà grazie agli olandesi che sin dal 1634 cominciarono a spedire, via nave, i carichi di cacao ad Amsterdam, città destinata a diventare, in breve tempo, il centro europeo del commercio del cioccolato. Nel 1652 anche l’Inghilterra richiede i carichi di cacao: tutta l’Europa è conquistata da ciò che gli aztechi chiamavano “bevanda degli Dei”. Anche la Germania, per secoli refrattaria all’influenza straniera in fatto di alimenti, la accoglie: viene servita, calda, in preziose e delicate porcellane create appositamente, e, ancor oggi note. Goethe, durante i suoi viaggi, chiederà alla moglie di inviargli il cioccolato della Maison Riquet, fondata nel 1745.
In Austria, il cioccolato assurge ai massimi onori con l’invenzione della favolosa Sacher Torte ad opera di Franz Sacher, il pasticciere di Metternich, durante il congresso di Vienna (1814-1815). Il diciottesimo secolo, libertino, frivolo e orientato verso la bellezza, celebra il cioccolato anche attraverso i versi di vari autori.

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