giovedì 9 maggio 2019

Per ricordare Aldo Moro: tratto dal racconto Martina "STORIE di ordinaria borghesia"

...Martina passò una notte infernale, nausea a non finire, mal di testa per la giornata passata, ma soprattutto furono le sensazioni che non la fecero dormire. Stava per sposare Giuliano, il suo sogno: lo amava, ma, soprattutto, sarebbe entrata nel grande mondo. Una paura, però, la attanagliava, lo sguardo del suo futuro sposo era gelido e feroce, il solo pensiero le mozzava il respiro. I giorni che seguirono furono un rincorrersi di giri per gli antiquari, ricerche di mobili, di suppellettili, di vestiti, compreso, naturalmente, quello da sposa. Giuliano non si vedeva mai, non telefonava, raramente rispondeva al telefono. Per la ricerca del necessario si era mobilitata tutta la famiglia, i tempi erano stretti e si doveva scegliere bene: non si doveva rischiare di sfigurare né con la famiglia di Giuliano, né tanto meno con i loro conoscenti catanesi. Una mattina, mentre si trovavano alla prova dell’abito da sposa, l’atelier entrò in subbuglio, era il 16 marzo del 1978, le BR, a Roma, avevano rapito Aldo Moro, presidente della DC, per catturarlo avevano sterminato la sua scorta composta da cinque agenti. Non solo quel negozio ma tutta la città, tutto il Paese rimase sotto shock! Un evento così violento fece nascere negli italiani una folle paura, come se la stessa minaccia incombesse su tutti! Ancora oggi, Martina; pensando a quel periodo così particolare della sua vita, non riesce a staccarlo da quell’evento. Intanto si era stabilita la data del matrimonio: il 10 di maggio. Si era scelto il sontuoso albergo il famoso San Domenico di Taormina per il rinfresco, la Cattedrale di Acireale, per celebrare il rito. Era la vigilia del matrimonio e a casa di Martina c’era caos perché Giuliano non si faceva trovare da diversi giorni, come ad alimentare il tutto arrivò il fratello di Martina annunciando che era stato ritrovato il cadavere di Moro nel cofano di una Renault 4 rossa tra le sedi PCI e DC. Si passò buona parte del pomeriggio appiccicati allo schermo, attoniti: l’evento fece dimenticare a tutti Giuliano, solo Martina era precipitata nello sconforto, si sarebbe presentato l’indomani al matrimonio? Si, puntuale era lì sulla soglia della Basilica, sorrideva, ma solo con i muscoli, il resto era immerso nell’inferno. Passato il matrimonio gli sposi si stabilirono nella nuova casa, Giuliano comunicò subito a Martina che per il momento preferiva dormire da solo perché non voleva disturbarla nel suo stato, le proteste di lei furono vane non riuscì, infatti, a fargli cambiare idea. Da quel giorno la vita per Martina fu un inferno...

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