domenica 4 agosto 2019

LA CUCINA AFRODISIACA CATANESE

Da tempi immemorabili, l’uomo ha sempre desiderato e cercato degli alimenti che aumentassero le sue prestazioni sessuali: i cibi afrodisiaci. Noi abbiamo la “fortuna” di essere nati sotto le ali protettrici dell’Etna che, da sempre, grazie alle sue esplosioni, spande la sabbia vulcanica sui terreni circostanti, portando grande beneficio agli ortaggi e alla frutta di tutto il litorale, e, rendendoli unici e (forse) afrodisiaci. Questo fenomeno era già conosciuto e atteso nell’epoca greco- romana, gli egizi, infatti, solevano chiamare catanese la brezza che dall’Etna spirava verso il Nilo. Andando avanti nei secoli, si dice che nel vento si sentivano, e si sentono ancora, gli effluvi del gelsomino e della zagara impiantati dagli Arabi in Sicilia. Pare inoltre, che, durante il viaggio degli astronauti sulla luna si sia visto, anche a quella distanza, il pennacchio dell’Etna che arrivava sino alla foce del Nilo. Questa sabbia vulcanica che noi chiamiamo “ripiddu”, ricco di azoto e potassio, sembra sia benefico per tutto ciò che vive o vegeta in Sicilia: non per nulla, i prodotti della nostra terra, sarà vero o no che siano afrodisiaci, sicuramente hanno più gusto e sono più profumati degli stessi che vengono prodotti in altre parti del mondo. Basta solamente andare ad uno dei nostri mercati catanesi, vedere gli ortaggi in esposizione e restare abbagliati dal giallo dei peperoni, dal rosso dei pomodori, dal verde cupo dei broccoli, o dal colore del sole delle arance, senza dimenticare la nuance e, soprattutto, l’insinuante ed insistente profumo del basilico!
Che dire poi della verdura, soprattutto di quella selvatica come i “caliceddi” dal gustoso sapore amarognolo perché cresciuta nella vigna dell’Etna, o del pistacchio di Bronte, ricco di vitamina E, che vegeta in mezzo alle pietre. E il peperoncino, il prezzemolo? Una tipica ricetta catanese vuole questi ingredienti, assieme all’immancabile aglio, per condire le acciughine, i “masculini”, cotte, solamente in virtù del limone che, nello stesso momento, le sbianchisce: divine!
Hanno potere afrodisiaco? Gli anziani sostengono di si, una volta, infatti, il piatto veniva offerto la sera alle giovani coppie, sembra che la facilità di digerirlo fosse foriera di una migliore predisposizione all’amore. Oggi questa pietanza, nei migliori ristoranti, viene servita come antipasto.
Anche le “sarde a beccafico”, piatto che consiste in due sarde spianate, e aperte, ripiene di mollica saltata con olio in padella insieme con aglio e acciuga, poi condita con uovo, formaggio, prezzemolo, peperoncino e olive bianche in salamoia, alla fine vengono passate nell’uovo, infarinate e subito fritte da entrambe le parti nell’olio d’oliva caldissimo: piatto unico, sicuramente afrodisiaco, e, improponibile fuori da Catania!

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