domenica 3 febbraio 2019

un personaggio famoso di Acireale: Il puparo Macrì


Emanuele Macrì raffigura, per buona parte degli acesi, un illustre cittadino, un mito che, nonostante siano passati diversi decenni dalla sua scomparsa, era il 1974, ancora oggi rappresenta una chiara idea di personalità unica, di un personaggio costitutivo dell’essenza acese. Macrì non nasce ad Acireale, egli arriva in città grazie al suo padrino di battesimo Mariano Pennisi, amico dei genitori di Emanuele, fu lui che dopo il disastro del terremoto di Messina nel 1909 decide di allevare il bambino di soli pochi anni rimasto orfano a causa del disastro. Emanuele crebbe a fianco del Pennisi apprendendo l’arte dell’opera dei pupi e facendo sua la passione ed il talento. Divenne il suo erede ed esperto manovratore, responsabile e anche costruttore abile di pupi, nonché il divulgatore ufficiale in Italia e nel mondo di quest’arte particolare e sopraffina. Qualche anno fa, una triste vicenda, non la prima purtroppo, la proprietà per sopperire alle spese mette all’asta un bel numero di pupi degli anni 50. Purtroppo questa nobile arte richiede dei costi e non sempre il teatro è un’attrattiva per la città, e le spese, come si sa, devono essere affrontate. Forse ci vuole un lavoro costante se si vuole salvare una parte storica della nostra città. Penso che per far sì che anche i giovani possano nei tempi riconoscere l’importanza del puparo Emanuele Macrì l’Amministrazione Comunale dovrebbe indire un concorso, anche biennale, per portare gli alunni di tutti gli organi scolastici ad approfondirne la sua figura.
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