lunedì 15 luglio 2019

NON ANCORA ultimo

Non lo chiamò perché pensava che non fosse il modo giusto per chiarirsi: però, non si sentirono più. Le lacrime a quel ricordo scendevano giù copiose e inarrestabili, non riusciva più a frenarsi e un dolore le spaccava il petto. All’improvviso, sentì una piccola mano che delicatamente le toccava la spalla. Si girò, e, con gli occhi appannati per le lacrime, vide una bambina dai lunghi capelli neri tenuti con una coda, i vestiti che indossava erano sgualciti, sembrava proprio che nel tempo avessero avuto diversi padroni. – Perché piangi? – le disse la bimba – anche il tuo papà non torna dal mare? Il mio manca da molti giorni e la mamma è disperata, non ha più niente da farci mangiare. Tu ne hai fame? Quando torna il mio papà ti darò qualcosa. – Marisa per qualche secondo rimase senza parole, anche perché dietro alla bambina vide un altro bambino più piccolo, sporco e con tutto il moccio che gli scendeva sul viso. – No, io …- stava per parlare quando un rumore fortissimo le fece girare la testa per guardare. Era uno stormo di tortore che, smesso di piovere, si rimetteva in volo. Poi si voltò per rispondere alla bimba ma non c’era più né lei né l’altro che aveva appena visto. Si alzò e cominciò a cercarli, corse pure, ma ciò che vide fu solo il barista che sistemava le sedie ed il tavolino e le donne frettolose che, con i pacchi della spesa, tornavano a casa a preparare la cena. Continuò a guardarsi attorno ma erano spariti, spariti proprio come un sogno appena svegli per un rumore. Cosa era successo? Aveva avuto una visione? Però il dolore era passato, anche le lacrime si erano fermate. Si sentiva più leggera. Sembrava un segno, era serena, quel luogo era veramente miracoloso. Continuò a girare e curiosare per le stradine, poi decise che per cena sarebbe andata in un ristorante a mangiare come si deve. Era strano, ma, si sentiva addosso la speranza e la sua vecchia grinta, forse non era andata come pensava, forse doveva ancora lottare, non poteva fermarsi… non ancora!

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