venerdì 29 marzo 2019

Vita Medievale 2

I poveri, al contrario, vivevano la giornata mangiando quel poco che veniva dato loro come “stipendio” per gli innumerevoli servigi ai padroni. Se c'era un bosco vicino, allora potevano mangiare funghi, piccola selvaggina, frutti selvatici o radici, ma dovevano pagare una quota per qualsiasi privilegio accordato loro dal proprietario, come, ad esempio, per poter far legna nei boschi, attraversare un ponte o far pascolare maiali e pecore nelle terre padronali. Altro cruccio dei poveri erano le richieste, da parte dei padroni, di prestazioni per la coltivazione della parte dominica, dette corvée “richieste” o anche opere o giornate di lavoro. In questo modo i proprietari terrieri si assicuravano la manodopera dei coloni del massaricio in momenti cruciali dell’attività agricola, quali quelli del raccolto, senza pagare nessuna manodopera, se non con delle miserie. Proprio per queste difficili condizioni di vita il tasso di mortalità era molto alto soprattutto nei bambini. Ma tutta la vita media era corta. L’alimentazione era misera, gli ambienti erano malsani, nell’unico ambiente dove vivevano, spesso, dormivano con loro i pochi animali per paura che nottetempo qualcuno glieli portasse via. Di conseguenza la promiscuità favoriva il proliferare di parassiti pulci, zecche, acari. I padroni si attorniavano di dottori i quali unico rimedio che avevano era quello di tastare il polso del malato e fargli un salasso. I contadini difficilmente durante la loro vita avevano a che fare con i medici, non avevano i soldi per pagarli e, soprattutto, non si fidavano, preferivano le cure con le erbe di qualche donna esperta che poi, soprattutto se le cose andavano male, chiamavano strega. Anche nel modo di vestire esisteva un grosso divario tra i ricchi e i poveri. I primi indossavano larghi cappelli e ampie tuniche bordate di pelliccia. Le donne avevano acconciature elaborate intersecate da ampi fazzoletti che arrivavano a coprire le spalle. Per i poveri era diverso, avevano solo un unico indumento, raramente due, le donne avevano vestiti lunghi e semplici con un grembiule bianco e il capo coperto da una cuffietta che serviva per proteggere la testa nel trasporto delle ceste o di quant’altro. Gli uomini avevano semplici cappelli e tuniche strette in vita da una cintura, e corta perché non ostacolasse i movimenti durante il lavoro. Vita dura nel medioevo per chi era povero! Una cosa, però era positiva fra loro, non c’era confine tra tuo e mio, la vita nei campi, il riposo, il piacere, il chiacchierare, si intersecavano coinvolgendo tutti i componenti della comunità: ognuno veniva chiamato con un appellativo, in genere del lavoro che faceva o riferito ad un particolare della persona, scomparivano i nomi e persino i cognomi. Altro particolare era il vivere tutto in comunità, spesso la giornata si svolgeva tutta fuori, nei campi, nei borghi, e quando arrivava un forestiero era interesse e novità per tutti, anche col rischio, come spesso accadeva, di imbattersi in dei veri e propri impostori ai quali i poveri contadini da “beoni” si affidavano per peggiorare, come se non fosse già disastrosa, la loro amara esistenza.

Nessun commento:

Posta un commento