domenica 31 marzo 2019

L'Italia nel Medioevo 1

Com'era l’Italia nel medioevo? Come si vedevano gli abitanti e che peso veniva riconosciuto al territorio dal mondo medievale? L’Italia e i suoi abitanti, a onor del vero, non avevano una vera e propria fisionomia, tutto ciò era dovuto, in prevalenza, alla forte identità che il paese aveva avuto nel passato glorioso. Era ancora vivo il mito dell’impero visto da un presente vinto da una decadenza politica, un paese senza una propria espressione, senza nome, un agglomerato di territori o di città ( Milano, Venezia, Napoli…). Un paese sottoposto alle organizzazioni dei vari popoli dominatori ( goti, bizantini, longobardi, franchi, normanni) che come animali famelici gli si avventano e se la contendono dal 410, data del sacco di Roma, al 1494 con la discesa di Carlo VIII re di Francia. Roma non è più “Caput Mundi”, la penisola non è il centro dell’impero, il territorio si degrada, si inselvatichisce, il latino cede il passo ai diversi idiomi della lingua volgare. Anche la politica è varia e variegata, il paese si frammenta agglomerandosi con poli di attrazione diversi con molteplici centri di potere. I sud cade in mano bizantina, e, dal IX secolo, degli Arabi, che dopo un iniziale periodo turbolento di razzie, riescono a far attecchire scambi regolari che permettono ad Amalfi di diventare il primo centro commerciale del Mediterraneo.

Nessun commento:

Posta un commento