martedì 9 aprile 2019

Non fidarsi di Dio la superstizione 1

Superstizione nel dizionario Garzanti della lingua Italiana viene spiegata come “Tendenza, determinata dall’ignoranza o dalla suggestione ad attribuire a cause occulte o soprannaturali gli avvenimenti che possono essere spiegati con cause naturali.” Sempre dal dizionario Garzanti sappiamo che il termine proviene al latino “superstitio”, derivazione di superstare “stare sopra”. Ma, che cosa produce superstizione? L’ignoranza, il non conoscere le cause di un accadimento e attribuirne la causa a cose diverse, o meglio, si privano i fenomeni delle caratteristiche proprie per attribuirle ad un ente esterno alla formazione dell’accadimento. Cioè non si è malati perché un insieme di cause concorrono a costruire il malessere che determina lo stato, ma si è malati perché cause esterne hanno indotto la malattia. In altre parole, la superstizione è l’attività mediante la quale si privano i fenomeni che determinano le cause di malattie o eventi, attribuendo il loro manifestarsi a una volontà diversa e al di sopra del fenomeno. La dottrina della chiesa parla dell’argomento della magia e della superstizione nel Catechismo della chiesa cattolica, gli argomenti si trovano all’interno della trattazione dei peccati contro il primo comandamento: “ Non avrai altro Dio fuori di me”. Vengono menzionate in modo distinto la superstizione, l’idolatria, la divinazione e la magia, accomunate dal fatto di «deviare» dal culto del vero Dio cercando strade alternative al riconoscimento esclusivo dell’unico Signore: «Solo al Signore tuo Dio ti prostrerai, lui solo adorerai» (Lc,4,8). Sempre nel catechismo della chiesa, la superstizione viene definita: «Deviazione del sentimento religioso e delle pratiche che esso impone». Tra queste pratiche non sono ricordate però le numerose e varie azioni scaramantiche come i gesti apotropaici, o l’uso di amuleti...

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